Dopo un temporale, decidiam di effettuare un’escursione. Qualche chilometro e raggiungiamo la nostra destinazione, un pregevole eden ove il contatto con la Natura è assicurato. Tra flora, fauna e un pittoresco paesaggio, assaporiamo la bellezza indescrivibile del nostro Territorio. Camminiamo avventurosamente alla ricerca del bramato stupore, la scoperta intrisa di un serafico tenore. Respiriamo a pieni polmoni l’aria aperta poco prima irrorata dalla fitta pioggia. Una pioggia seducente che chiama a raccolta le creature nel disteso orizzonte. Rocce vibranti nelle tonalità di colore, inumidite, rigenerate, e mollemente scivolose, l’erba fragrante non articolata, appariscente e gocciolante …
Par diffuso un riconoscente grazie per l’avvenente risorsa acqua. Le piante son frizzanti, esultanti, e attirano il nostro rilassato sguardo che ne coglie i definiti oltre che mirabili dettagli. Si libra la non rarefatta e avvincente atmosfera e… puntuale… si esprime la Vita. Abbiam l’impressione d’esser seguiti da numerosi non sospettosi, tantomeno inospitali, occhi. Non ci sbagliamo, sarà che col tempo abbiamo affinato la nostra originaria percezione o i nostri umili “sensori” … Le ginnaste lepri balzano, i selvosi cinghiali si fan largo nella vegeta boscaglia e rumoreggiano, i leggiadri piumati, in fibrillazione, saltellano planano decollano con una levità unica, i cavallereschi mufloni medaglia d’oro negli sport estremi si allenano, i flessuosi ruscelli, rompendo le righe, si scatenano…allegramente…
Un eccezionale, sorgivo, o sognante godimento! Appare una vaporosa volpe che si sofferma non timorosa, fasciata dal suo alone iridescente. La sua languida espressione è penetrante.
Fantasia… fermento …
La Natura, musicale in ogni sua forma, calamita fedelmente lo spirito.
Tratto dal libro:
STORIE NATURALI