Un’area vulcanica tra colate basaltiche e coltri laviche incise profondamente…
Subregione dell’inestimabile Sardegna, prende il nome dall’omonimo massiccio di origine vulcanica ormai spento da più di un milione di anni. La massima elevazione è Monte Urtigu 1050 mt nella cui vetta più alta “Punta Mallone” è presente un manufatto in pietrame realizzato nell’800 dal Generale Alberto Della Marmora e su cui venne posizionato un punto trigonometrico. Da tale cima egli riusciva ad individuare l’Asinara, la Sella del Diavolo e la Torre di San Pancrazio di Cagliari. L’ Urtigu, dal colore bruno, è coreograficamente incorniciato da una serie di rilievi trachitici colonnari o cupoliformi. Spicca il Monte Straderis, una cupola scavata ad anfiteatro chiara e luminescente, in cui compare un edificio nuragico inglobato in uno suo spuntone roccioso. Non distante s’erge il Monte Entu 1024mt l’inconfondibile cono vulcanico visibile sin dalle spiagge di S’Archittu e Santa Caterina, a seguire il Monte Pertusu, Armiddosu, punta Mandronisca …
Il Montiferru è sito a nord di Oristano fra la pianura del Campidano e l’azzurro mare, ricoperto da verdeggianti boschi, imponenti formazioni rocciose che, originariamente il vulcano, in seguito l’erosione degli agenti atmosferici, hanno generosamente creato (segnaliamo il singolare dicco di Sa Rocca Traessa che si erge tra la rigogliosa vegetazione, alto 10mt e con un’estensione di varie centinaia, un imperioso corpo roccioso che geologicamente si è costituito per un’intrusione ignea in una fessura tra gli strati di rocce sedimentarie… una preistorica muraglia dalle cime dentellate, che adorna ed ovatta una riossigenante radura ove sorge un prisco insediamento pastorale composto da una casetta e due pinnettos in pietra), irrorato da doviziose cascate (spettacolosa la Sos Molinos tra Bonarcado e Santu Lussurgiu), e torrenti argentini e travolgenti o sorgenti spumose e riflettenti. Estasiante, la costa è costituita da falesie calcaree mioceniche (costellate da torri spagnole, erette quali misura difensiva dalle continue incursioni saracene del XVII sec) e scure scogliere di basalto tra le quali Santa Caterina di Pittinuru e S’Archittu quest’ultimo così denominato da un calamitante e maestoso arco naturale sul mare.
Abitato fin dai tempi più remoti, numerose le testimonianze storiche tra nuraghi, domus de janas, tombe dei giganti, menhir, dolmen, città e terme di epoca punico-romanica, e, del periodo medievale, i castelli e le chiese in architettura romanica. Citiamo l’antica Cornus che fu considerata il centro più ricco ed importante nel Montiferru, inizialmente città punica, e successivamente romana, la quale ( in rovina) si trova tra le borgate marine di S’Archittu e Santa Caterina di Pittinuru. Un monumento medievale di riguardo il Casteddu Etzu a Cuglieri (XII sec), un castello edificato su un picco basaltico 667m s.l.m con lo scopo di proteggere i confini del giudicato di Torres dal regno d’Arborea (son visibili gli spessi muri perimetrali la base di una torre e le cisterne).
Diffusi i mulini e le gualchiere, alcuni in buon stato di conservazione. Ricordiamo una graziosissima chiesa romanica del XIII sec. nella frazione di San Leonardo di Siete Fuentes ( borgo di richiamo turistico per le sue note e quotate, e dal riconosciuto potere curativo, 7 sorgenti) distante 6 km dal paese di Santu Lussurgiu.